Pensione coltivatori diretti: sentenza risolutiva.
Calcolo errato delle pensioni dei coltivatori diretti da parte dell’INPS. Il tribunale di Foggia rilascia una sentenza risolutiva.
Calcolo errato delle pensioni dei coltivatori diretti da parte dell’INPS. Il tribunale di Foggia rilascia una sentenza risolutiva.
Il tribunale di Trani e la Corte d’Appello di Bari, con la sentenza numero 980/2023 hanno finalmente riconosciuto un principio cardine nella previdenza agricola. Nel periodo antecedente al 31/12/1983, vigeva un sistema che non valutava e accreditava in maniera corretta il lavoro agricolo. Infatti, il tribunale, applicando il decreto legge 463 dell’83 art.7, ha previsto…
Con molteplici pronunce del tribunale di Foggia e della Corte d’Appello di Bari, si pone finalmente la parola fine all’annosa vicenda del mancato utilizzo ai fini pensionistici della contribuzione figurativa per disoccupazione e malattia degli operai agricoli. Spesso nell’esaminare le pensioni dei braccianti, ci si accorge che negli anni in cui hanno lavorato per oltre…
Il tribunale di Foggia, sezione lavoro, ha finalmente superato l’opprimente ingiustizia causata dall’istituto previdenziale nel calcolo delle pensioni in favore dei coltivatori diretti e con partecipanti familiari che vantino anche contribuzione come operai agricoli. Ancor oggi, l’INPS nel calcolare la quota pensionistica da attribuire al fondo previdenza lavoro dipendenti, opera un’ingiustificata rivalutazione delle settimane mantenendo…
Con la sentenza n. 399/2021 del 29/01/2021, il Tribunale di Foggia, Sezione Lavoro, aderisce all’orientamento in più occasioni sollecitato dal nostro studio legale secondo cui, nella liquidazione degli arretrati pensionistici, non sempre l’Istituto Previdenziale agisce correttamente applicando l’aliquota unica del 23% (art. 12 comma 1 del DPR 597/1973) come sostituto d’imposta. Nel caso di specie,…
La Nona salvaguardia alla Legge Fornero permette a tutti coloro che abbiano cessato il rapporto di lavoro per scadenza del contratto di lavoro a termine o cessazione unilaterale (licenziamento o dimissioni) e che non si siano rioccupati a tempo indeterminato tra il 2007 e il 2011, di accedere al beneficio pensionistico utilizzando il sistema delle vecchie quote, il c.d. “scalone Maroni” in vigore prima dell’entrata della Legge Fornero, basato su un requisito anagrafico minimo di anni 62 e un requisito contributivo minimo di 35 anni di contributi.
Il nostro ordinamento prescrive differenti strumenti finalizzati al raggiungimento del diritto al pensionamento in caso di contribuzione presente in differenti casse o gestioni. La ricongiunzione ex legge 29/1979 è uno strumento di carattere oneroso che consente di accorpare periodi contributivi versati in distinte casse previdenziali facendoli confluire nella gestione che erogherà la prestazione così garantendo…
Al fine di tradurre le giornate agricole prestate, in settimane, l’art. 7 del D.L. 643/88 fissa precisi requisiti assicurativi in ordine al montante contributivo necessario sia in termini annui che totali; al com. 9 prescrive come siano indispensabili, affinché possa affermarsi l’esistenza di un anno pieno di contribuzione nel settore agricolo, 270 giornate tra contribuzione…
Possono accedere al pensionamento di vecchiaia coloro i quali (donne e uomini) abbiano maturato un età anagrafica pari a 67 anni (circolare n. 17/2020) ed abbiano un montante contributivo (anche figurativo per malattia e disoccupazione nonché contribuzione figurativa extra lavorativa e periodi riscattati o contribuzione volontaria) pari a 20 anni ovvero 1040 settimane. Anche in…
L’attuale panorama, come emergente dalla legge 232/2016 e dal D.L. 4 /2019, e successivi interventi modificativi, esprime un quadro normativo di accesso al pensionamento variegato con molteplici opzioni: 1) anticipata con 42 anni e 10 mesi tra il 2019 e 2026 (41 e 10 per le donne del settore privato circolare 17/2020 con gli adeguamenti…
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